Angri
Il castello, ubicato in corrispondenza della porta principale dell’ antica città di Angri, é stato edificato sulle falde settentrionali del monte Cerreto, nel versante che guarda la piana del Sarno. Nel medioevo la zona ospitava l’importante feudo di Angri, il cui castello controllava una delle strade principali di comunicazione con il Mezzogiorno, insieme ad altre strutture fortificate (Scafati, Cortimpiano-Pagani e Nocera).
Notizie storiche
Il Castello Doria di Angri ha origine incerta, pur essendo documentata, dal IX secolo, l’esistenza dell’insediamento. Il mastio è la parte più antica e potrebbe risalire all’epoca normanna; si presume che la costruzione del primitivo nucleo sia stata realizzata nel periodo in cu Ruggero intervenne nel territorio per completare la conquista del ducato di Napoli. Nel medioevo la città era divisa in feudi che conobbero alterne vicende e vari passaggi di proprietà sino al XVI secolo. Nel 1421 vi si rifugiarono i feudatari fedeli al partito angioino e il castello venne espugnato da Braccio da Montone. Nel 1444 in periodo aragonese la struttura passò a Francesco d’Aquino. Pochi anni più tardi, nel 1462 la terra di Angri fu venduta a Giovanni Mirabello. Nel 1532 il castello passò ad Alfonso d’Avalos d’Aquino che ospitò l’imperatore Carlo V. Nel 1611 il castello pervenne a Marcantonio Doria, insignito, nel 1636, del titolo di principe. Agli inizi dell’Ottocento l’edificio subì un radicale restauro ad opera dell’architetto Francesconi. La famiglia Doria ha posseduto il castello sino al 1910 quando lo cedette al comune.
Dati caratteristici
Il castello venne edificato sul limite della cinta muraria, in corrispondenza dell’ asse principale della città, della quale doveva costituire l’elemento principale di difesa.
L’antica fabbrica ha subito varie trasformazioni per l’uso abitativo dei feudatari avvicendatisi nel tempo. Un apprezzo del 1609 descriveva il castello circondato dal fossato con un ponte che permetteva l’accesso al cortile, che ospitava da un lato una grande torre e dall’altro l’abitazione del proprietario con alle spalle due strutture di difesa. Radicalmente trasformato tra la fine del XVIII e gli inizi del XIX secolo, subì ulteriori modifiche agli inizi del Novecento per la destinazione a sede degli uffici comunali, il castello è caratterizzato dalla torre posta a destra dell’ingresso, di forma circolare con uno spessore murario di metri 3 a cui si aggiunge un ulteriore struttura concentrica di epoca aragonese. L’andamento della merlatura antica si scorge sotto gli intonaci; essa termina sotto l’anello della merlatura attuale di origine aragonese. Lungo il perimetro della torre centrale si notano i resti delle feritoie tonde di tufo grigio, per l’utilizzo di armi da fuoco, poi murate per l’uso degli uffici comunali
Bibliografia minima
L. Santoro, G. Fiorino, Il castello di Angri nel contesto delle fortificazioni salernitane, Angri, 1991
F. Cordella , A guardia del territorio- Castelli e opere fortificate della valle del Sarno, Napoli, 1998.
Autore: Antonio Amitrano